"Non lo perdonerei mai!" afferma Cecilia durante una discussione
in classe, quelle che partono dalla lettura di un brano antologico e si
allargano su tematiche più o meno (o per nulla) attinenti alla vicenda
trattata.
La discussione è scivolata sulla opportunità o meno di perdonare un tradimento
(di un amico / di un partner, etc.).
La fiducia che si dà alle persone cui si vuole bene, sostiene Cecilia, non
deve in alcun modo essere tradita. Ecco perché, afferma, non è disposta a
perdonare. Per nessuna ragione al mondo.
La osservo attentamente mentre, infervorata, sostiene le sue argomentazioni
che alcuni dei suoi compagni condividono, altri no.
Quello che mi colpisce è la perentorietà delle loro affermazioni.
Incrollabili. Come se fossero assolutamente certe. Quando si hanno quindici
anni, o giù di lì, si ha bisogno di certezze. E si afferma che mai e poi mai
accadrà che ...
Poi, man mano che gli anni passano e la vita ci pone davanti a una serie di
circostanze, può accadere che quelle certezze, che ritenevamo dogmi, vacillino.
E forse, anche se le auguro che mai accada, anche Cecilia, tra dieci, venti,
trent'anni, sarà costretta a mettere in discussione le sue attuali certezze.
(Già pubblicato sulla piattaforma Splinder il 6 dicembre 2009)
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