sabato 19 aprile 2014

H 24



Lo sviluppo e la diffusione sempre maggiore delle nuove tecnologie richiedono un ripensamento sulle condizioni lavorative che, soprattutto per certe mansioni, rischiano di diventare una vera e propria schiavitù per il lavoratore che, dotato di smartphone, finisce per essere, 24 ore su 24, a completa disposizione del datore di lavoro, dei clienti o di tutti coloro che, avendo bisogno di contattarlo, si sentono autorizzati a farlo in qualunque momento della giornata.

 Così, lo studente che ha necessità di un chiarimento,  non esita a contattare l'insegnante e ugualmente farà il datore o il collega di lavoro, senza farsi scrupolo di considerare che, come tutti, il periodo di riposo per ciascuno di noi è un diritto, oltre che un dovere. Staccare il cervello dalle fatiche quotidiane, dalle incombenze lavorative, è una vera e propria necessità. Le vacanze, le ferie, sono state pensate proprio per questo. Non si può pensare di lavorare 365 giorni all'anno per 24 ore su 24. Il lavoro intellettuale rischia di diventare un lavoro a tempo pieno che non si interrompe mai e non contempla giorni festivi e feste comandate.

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